La Soluzione

L'idea

L’idea dietro l’algoritmo di CoDrive è nata nel mondo delle corse rally, dove il “navigatore” (o “co-pilota”) aiuta il guidatore in due fasi:

– dapprima (il giorno precedente alla gara) prendendo appunti (noi le chiamiamo “note“) su tutte le curve del tracciato 

– poi, durante la gara, usando quegli appunti per dare precise indicazioni in tempo reale su come affrontare ogni tratto.

CoDrive replica tutto ciò in maniera digitale, agendo da assistente di guida intelligente in grado di creare automaticamente queste “note”, così da comunicare in anticipo, all’avvicinarsi di ogni curva, la sua categoria, che ne identifica le caratteristiche, fra cui il livello di difficoltà, aiutando così il guidatore ad utilizzare il giusto angolo di sterzata, il livello di frenata ed il momento di accelerare, per affrontarla al meglio

I nostri algoritmi

Codrive incorpora tre diversi algoritmi brevettati, sviluppati in collaborazione con il laboratorio di Robotica Percettiva della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, assolutamente unici nel settore

Testati su oltre 500.000 km in tutto il mondo

Sono stati messi a punto dal pilota professionista Paolo Andreucci (pluri-campione di rally), nonchè istruttore federale di guida, che ha perfezionato l'algoritmo dopo test su oltre 500.000km in tutto il mondo, e codificando le stesse informazioni che fornirebbe un vero "navigatore" di rally. L'algoritmo è in grado di classificare automaticamente ogni curva di ogni percorso, per poi verificare in tempo reale se il guidatore sta affrontando le curve in modo adeguato per la corrispondente categoria.

Si adattano grazie alle tecniche di Intelligenza Artificiale

Grazie al supporto di partner tecnologici esperti nel settore, gli algoritmi sono stati implementati facendo uso anche di sofisticate tecniche di Intelligenza Artificiale, che agevolano la classificazione automatica delle curve.

Primo Algoritmo

Il nucleo di CoDrive: il calcolo automatico delle "note"

L’algoritmo “core”, brevettato nel 2021, è in grado di scomporre ogni percorso e categorizzarne ogni curva in maniera automatica, secondo un complesso sistema di caratteristiche accuratamente identificate grazie alla grande esperienza del campione di rally Paolo Andreucci, che ha lavorato per anni, insieme ad un team esperto di software, per codificare in digitale tutte le sue conoscenze.

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Secondo Algoritmo

Notifica degli avvisi

Durante la guida, le “note” sulle prossime curve vengono comunicate al guidatore con la giusta anticipazione così che possa prepararsi ad affrontarle al meglio.

I parametri rilevati in tempo reale come la velocità di guida e l’accelerazione sono costantemente confrontati con i valori previsti (il giusto intervallo di valori previsti) per quella determinata curva; in caso di differenze eccessive viene immediatamente mandato un suono di allerta per avvertire il guidatore.

Terzo Algoritmo

Analisi del comportamento alla guida

Una volta terminato il viaggio, l’algoritmo di classificazione dello stile di guida assegna un “punteggio” alla performance appena eseguita, tenendo conto di quanto bene o male si sono affrontate le varie curve. L’opzione “replay del viaggio” permette al guidatore di revisionare il proprio viaggio e vedere come è stata la performance rispetto al giusto modo di approcciare ogni curva, dandogli modo di vedere dove sono stati compiuti degli errori e permettendo così di capire come migliorare il proprio stile di guida.

Parametri Valutati e fattori di rischio

Il motore di valutazione dello stile di guida utilizza i parametri descritti per attribuire degli “score” non solo alla modalità di percorrenza del singolo tratto, ma dell’intero percorso oggetto di valutazione.

Velocità in curva

Velocità media

Accelerazioni violente

Curvatura delle curve

Frenate brusche o anomale

Distrazioni alla guida

Spostamenti improvvisi

Il parametro cui viene dato maggiore importanza è la velocità di percorrenza rilevata per ciascuna singola curva, che viene confrontata con il range di valori considerati corretti per la corrispondente categoria cui tale curva appartiene: se il valore rilevato cade al di fuori di tale range, alla curva viene attribuito un punteggio negativo, di entità tanto maggiore quanto maggiore è lo scostamento fra il valore rilevato e la soglia superata. Se si intende premiare non solo la sicurezza, ma anche i consumi, in fase di configurazione si può decidere di dare punteggi leggermente negativi anche a scostamenti in difetto rispetto alla soglia inferiore, perché una velocità troppo bassa comporta un errata modalità di successiva accelerazione all’uscita della curva, penalizzante in termini di consumi.

Le rilevazioni sulla singola curva vengono poi raggruppate in classi di errore, riportate come colonne dell’apposito report di percorso (indicando tali classi con diversi colori, che vanno dal colore verde, che indica curve corrette, al colore nero, che indica curve con errori molto gravi). Ogni riga corrisponde ad una diversa categoria di curva: il valore all’incrocio di una determinata riga e colonna riporta il numero di curve, per quella categoria, il cui errore è caduto entro la corrispondente classe (ad es., nel report di esempio il numero “1” riportato in posizione (1,1) mostra che solo 1 tornante è stato percorso correttamente).

I punteggi vengono poi combinati, nel calcolare il punteggio “di percorso”, dando pesi diversi ai tipi di errore afferenti a categorie diverse: ad esempio, superare la soglia superiore di oltre 20kmh è più grave per un tornante che non per una assai meno pericolosa curva di categoria “7”. Anche le condizioni esterne influenzano il tutto (amplificando le penalità in caso di cattive condizioni).

Altri parametri presi in considerazione sono le accelerazioni violente e le frenate brusche, alle quali viene attribuito un punteggio inversamente proporzionale rispetto all’eccesso rilevato.

Infine, altro elemento importante ai fini della valutazione della sicurezza di guida è il numero di “distrazioni” intese come numero di “eventi su cellulare” rilevati dallo stesso come “elaborati manualmente” (es.: chiamata effettuata senza il viva voce, che presuppone che il guidatore tenesse in mano il telefono).